Si chiude un'altra settimana difficile sui
mercati finanziari che ha visto dapprima l'indice S&PMib
protagonista di un tentativo di recupero dai minimi di marzo ed in
seguito la violazione a ribasso, con la seduta di venerdì, dei 30000
punti generando un segnale ribassista veramente forte anche per il
medio periodo.
I mercati USA si arrendono, in un ottava che ha visto anche l'FBI
protagonista a Wall Street e il Dow Jones chiudere sotto i 12000
punti, supporto fondamentale anche dal punto di vista psicologico.
Nasdaq e S&P500 si sono resi protagonisti di ribassi corposi anche
se ci sono ancora forti supporti che possono contenere questo
storno.
Anche il Dax, dopo avere perso ogni velleità di consolidare sopra la
fondamentale soglia dei 7000 punti, ha intrapreso una fase di storno
senza soluzione di continuità e sembra orientato a proseguire su
questa strada.
Il nostro indice è sicuramente quello che maggiorente preoccupa,
specie in ragione del suo costante sottoperformare gli altri
listini, grazie alla sua ormai ben nota composizione che in
prevalenza è di titoli del settore finanziario.
Area 30000 punti sembrava potere essere un baluardo veramente forte,
sul quale ci poteva stare un tentativo di acquisto importante specie
da parte dei numerosi graficisti, che speravano nella formazione di
un doppio minimo.
In realtà e senza neppure tropo sforzo, il supporto ha ceduto al
primo tentativo serio di sfondamento. Il tutto è tra l'altro
avvenuto in una seduta non casuale, giacché corrispondente alla
scadenza tecnica di giugno; sono partite vendite pesanti che hanno
spinto l'indice ben al di sotto dei 30000 punti.
Ora il quadro tecnico cambia completamente e il connotato principale
ritorna ad essere ribassista. Il segnale appare inequivocabile tanto
più che la rottura è stata supportata da scambi congrui.
Vedremo nelle prossime settimane quale sarà la tendenza, ma ritengo
che molto tempo passerà prima che torni un segnale valido di
acquisto in un mercato che, ultimamente, scambia volumi consistenti
solo in caso di discesa.
Rimaniamo quindi alla finestra, poiché sotto i 30000 punti anche i
più ottimisti dovrebbero avere fatto stop-loss, e attendiamo gli
eventi, anche se questa volta con un po' meno fiducia del solito.
Di seguito il
riepilogo delle aree di resistenza e supporto degli indici:
Per visualizzare i grafici clicca sui nomi
degli indici.
4/6/2008
In questa fase il mercato continua a muoversi irregolarmente e,
specie i titoli principali vivono una fase incerta dove risulta
molto difficile l'operatività.
La scelta alcune settimane or sono di uscire dal mercato e
rimettersi in paziente attesa pare quindi essere stata azzeccata,
specie se si considera che l'incertezza genera nervosismo se si è
investiti sul mercato.
Gli indici americani dopo il buono spunto a rialzo offerto tra
aprile e inizio maggio si sono inseriti in una fase abulica dove
sembra che si viva alla giornata in attesa del dato del giorno che
offra qualche spunto.
Di fatto sia per il Nasdaq sia per lo S&P500 va atteso un forte
segnale grafico per rivedere positività duratura e non un fuoco di
paglia e al momento solo il consolidamento sopra i 2550 punti per il
Nasdaq e di 1430 punti di S&P500 può offrire l'appeal atteso.
Il Dax è nuovamente sotto i 7000, che sono anche una soglia
psicologica, anche se il supporto di breve periodo passa per i 6900
punti circa. Solo se ci sarà un consolidamento consistente sopra i
7000-7100 punti si potrà assistere ad un nuovo recupero.
Anche per l'indice S&PMib valgono le medesime considerazioni. La
soglia da superare sarebbero i 34500 punti ed i 35000 come livello
psicologico. Attualmente siamo invece con fatica alle prese con il
supporto di breve periodo che passa per i 32500 e i 32700 punti e
questo la dice tutta...La situazione va quindi monitorata con
attenzione nelle prossime sedute.
Per quanto concerne l'operatività quanto espresso non fa altro che
rafforzare l'idea che rimanere alla finestra in prudente attesa sia
al momento la tattica migliore.
Rimaniamo quindi inattesa degli eventi.
Di seguito il
riepilogo delle aree di resistenza e supporto degli indici:
Indice
Supporti
Resistenze
Nasdaq Composite
2375
2430
2550
2700
S&P 500
1330
1375
1400
1430
S&PMib
30600
32500
33280
34500
Dax
6500
6900
7000
7230
Per visualizzare i grafici clicca sui nomi
degli indici.
La settimana uscente si è rivelata difficile
sui mercati finanziari.
Gli indici, che si trovavano alle prese con forti aree di
resistenza, si sono mossi in ritracciamento, mancando della forza
necessaria per allungare lo spunto rialzista di cui si erano resi
protagonisti.
Sia il Nasdaq sia l' S&P500, dopo avere violato a rialzo la
trend-line ribassista partita dai massimi di ottobre, nell'ultima
settimana sono rientrati sui primi livelli di supporto, pur non
negando, per il momento, il bel movimento grafico che ne aveva
contraddistinto l'evoluzione recente.
Il Dax sembrava ormai orientato a superare l'ostico scoglio posto
intorno ai 7030 punti ma ha invertito la rotta chiudendo l'ottava
nei pressi dei 7000 punti e sotto la resistenza più importante nel
medio periodo.
Anche il nostro indice è stato respinto dall'area di resistenza che
avevamo segnalato tra i 34500 e i 35000 punti.
Lo S&Pmib ha vissuto alcune sedute decisamente negative sotto la
spinta delle vendite che hanno nuovamente preso di mira il settore
bancario.
Questo contesto non contribuisce a mantenere interessante l'appeal
del listino, poiché i volumi piu consistenti sono stati scambiati
nelle sedute a ribasso evidenziando una maggiore propensione alle
vendite.
Ritengo quindi che si possano chiudere, mantenendo un discreto
profitto, le posizioni rialziste che avevamo intrapreso
recentemente.
Torniamo quindi a monitorare l'andamento dell'indice mantenendo una
posizione flat, consapevoli che un movimento che portasse l'indice
sopra i 35000 punti ci vedrebbe nuovamente compratori mentre
alternativamente ci riserviamo di attendere l'indice sugli ormai ben
noti supporti per valutarne l'eventuale tenuta.
Di seguito il
riepilogo delle aree di resistenza e supporto degli indici:
Nelle ultime settimane l'indice ha continuato quella fase
di recupero che già avevamo evidenziato subito dopo Pasqua.
Rimane inalterato l'appeal rialzista di breve periodo su tutti i principali
listini che evidenziano obiettivi grafici interessanti.
Sia il Nasdaq sia lo S&P500 presentano figure rialziste degne di nota ma avranno
a breve a che fare con le trend-line ribassiste dallo scorso anno che saranno
ostiche da superare. Sarà proprio li che si faranno i giochi per quanto concerne
il trend di breve periodo
Nel caso di rottura di tali resistenze nuova linfa rialzista arriverà dai
grafici e spingerà alcuni operatori ad acquisti che potrebbero contribuire alla
risalita dei corsi finanziari.
Anche sul Dax il quadro tecnico è simile e quindi l'attesa è per un'ulteriore
sviluppo della fase di recupero, anche se vanno attentamente monitorati i
supporti che potrebbero essere anche testati a breve.
Sul nostro listino S&PMib manteniamola posizione Long, assunta da dopo Pasqua,
consapevoli che area 35000 punti appare ora un target alla portata dell'indice.
La prudenza non è mai troppa, ma la stagione dei dividendi alle porte favorisce
l'idea di un recupero che potrebbe ulteriormente consolidarsi.
Rimaniamo quindi in attesa degli eventi mantenendo gli stop loss opportuni a
protezione dei guadagni sin qui conseguiti.
Di seguito il riepilogo delle aree di resistenza e supporto
degli indici:
La settimana appena trascorsa ha evidenziato come il movimento di
recupero dei listini si mantenga in atto.
Gli indici USA hanno recuperato terreno - circa un 10% dai minimi - e
continuano nella risalita. Nella prossima settimana, se continuasse la
fase attuale, potrebbero incontrare le resistenze più ostiche nel breve
periodo, coincidenti con i 2400 e i 2470 punti per il Nasdaq e con i
1390 e 1408 punti per lo S&P500.
Dopo un recupero veloce e incisivo potrebbe anche starci che i listini
USA tirino un po' il fiato, in questo caso segnalo area 1315 per lo
S&P500 e 1260 per il Nasdaq come supporti interessanti.
Il Dax si conferma indice solido e, dopo la tenuta dei 6200 punti che
attualmente risultano il supporto di breve periodo, punta decisamente
verso la resistenza dei 7030 punti, che rappresenterà il livello più
ostico da recuperare nel breve periodo.
Per quanto concerne il nostro listino, rimangono intatte le
considerazioni fatte la scorsa settimana. Dopo tanto tempo ho segnalato
l'opportunità di un primo ritorno sul mercato e ritengo che la posizione
“Long” vada mantenuta, anche nel caso si verifichi qualche presa di
beneficio dopo il recente recupero dei corsi.
A rialzo saranno i 35000 punti, se raggiunti, a fare da spartiacque,
mentre a ribasso, assumendo i 32000 punti come riferimento per uno stop,
si può mantenere la posizione intrapresa.
Rimaniamo quindi in attesa degli eventi, consapevoli che se dovesse
verificarsi un calo di volatilità, si assisterà con buona probabilità
all'evolversi di un trend laterale, considerando la fisiologica
alternanza delle fasi di mercato.