la Teoria di Gann
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La Teoria di Gann
Prefazione Nonostante sia molto che leggo i vari interventi, spesso molto interessanti, relativi alle tecniche della teoria di W.D. Gann, non ho ancora trovato una sufficiente attenzione alla dinamica dei volumi in relazione all'applicazione delle tecniche di cui sopra. Almeno non quanto si è attenti al tempo e al prezzo. Penso sia il caso di approfondire la questione della Teoria di Gann Spero di fare del mio meglio, considerando che e uno studio nuovo anche per me, e che, come faccio sempre nei miei studi ad uso e consumo personale, non mi limiterò a riportare ed applicare pedissequamente quanto scritto sui libri ma cercherò di giungere a conclusioni nuove, che nella mia breve esperienza sono quelle poi più utili nel momento dell'applicazione pratica dello studio stesso. Questo senza dimenticare che é comunque impossibile prescindere da quanto scritto da Gann nella sua Teoria e da pochi altri che hanno DAVVERO capito cosa c'é dietro (e che cosa presuppone) gli scritti del leggendario trader. Quanto appena scritto presuppone fra l'altro il dover trattare di argomenti che sembreranno, ai più preparati, seccanti perchè troppo semplici. Non è però possibile non trattarli, sia perchè costituiscono la base senza la quale non sarebbe semplice per chi inizia comprendere appieno lo svolgersi dei seguenti argomenti, e sia perchè è in generale errato procedere senza partire da una base di elementi dati per validi da tutti i partecipanti ad una medesima discussione.* Non tutti gli argomenti saranno quindi direttamente attinenti al come trattare il volume nello studio delle tecniche di Gann (ma dovrei dire della tecnica). Riflessione generale partendo dal significato di volume Iniziamo con una riflessione generale, partendo da una semplice domanda: seè vero che Gann intendeva prezzo e tempo diversamente dagli altri graficisti, il volume va inteso canonicamente, in relazione a quanto ci proponiamo, come esso viene inteso nell'analisi tecnica tradizionale, o piuttosto come qualcos'altro? E se va inteso diversamente, a cosa va accostato? Per rispondere bisognerà prima chiarire alcuni punti importanti della visione della teoria Ganniana del mercato, questo mi propongo di fare. Prenderà un pò di tempo, e per onestà premetto che non intendo toccare alcuni punti per timore di svelare troppo di quanto i miei studi mi hanno rivelato. Quello che scriverò basterà però a mettere sulla buona strada... Forse c'é una componente egoistica in questo, ma c'é anche la consapevolezza che il cammino va compiuto da sè. Rivelare di colpo a qualcuno ciò che a sè stessi è costato studio e molte notti insonni sminuisce in sè stessi l'apprezzamento degli obiettivi raggiunti, e ancora di più sminuisce in chi "apprende" (le virgolette vogliono dare un tono ironico alla parola) il valore di quanto gliè stato rivelato. Dicevo che il cammino va compiuto da sè, questo è legato al fatto che la crescita personale va desiderata. Ma, e le due cose non sono affatto in contraddizione, bisogna apprendere con l'aiuto di qualcun'altro, perchè da soli è impossibile. Io cerco continuamente. Spero che altri che aspirano alla stessa cosa possano essere di aiuto a me, ed io a loro. Spero quindi di attrarre qualcuno (so già che alla fine non saranno molti a concludere "il viaggio") a questo studio. Ne usciremo migliorati io e voi, per motivi diversi, come succede sempre quando si ricerca insieme la causa e il significato di qualcosa. Molti avranno già capito che lo studio del volume della teoria è solo una scusa per uno studio più ampio, che lo contiene solo come piccola parte del tutto. Del resto, e so a chi mi rivolgo (il che non significa che ci si conosca), noi abbiamo scelto il mercato per giungere poi, all'inizio involontariamente (ma ne siamo sicuri?), allo studio di qualcosa di cui il mercato stesso non rappresenta che una delle estrinsecazioni. * Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie, e forse potrai insegnare ad altri. Confucio
Teoria di Gann
Il mercato segue delle leggi cicliche o in esso regna il caos(teoria)? La domanda é in realtà parzialmente mal posta. Gli studi basati sulla teoria del caos hanno infatti dimostrato che se il caos esiste esso cela al suo interno una struttura almeno parzialmente deterministica. Il fatto stesso che nonostante la frequenza di eventi distruttivi definiti casuali, e da esso stesso "casualmente" provocati, il genere umano popoli ancora questo pianeta, è già un indizio a favore del fatto che la realtà nasconda una qualche struttura deterministica. Battute (o freddure...) a parte, moltissimi eventi in natura e nel cosmo, sono difficili da spiegare come frutto di semplice casualità, ad esempio il nascere della stessa vita è talmente improbabile che la sua esistenza su questo pianeta ha quasi del miracoloso, eppure pochi si chiedono se questo sia davvero un miracolo o se non possa invece essere frutto di una tendenza della materia a "generare" la vita, diciamo meglio ad organizzarsi in forme vitali. Mi accorgo però di rischiare uno scivolone nel campo del mistico, e nonostante ogni visione scientifica della realtà porti in sè stessa, magari inconsapevolmente, un nucleo di potenziale misticità, preferisco per il momento proseguire, rimandando ad un altro momento il discorso in materia. Andiamo alla domanda: Il mercato segue delle leggi cicliche? O in esso regna il caos? Brevissima premessa, ogni conclusione, per quanto rigorosamente logica essa possa essere, ammette sempre una confutazione, che parta magari dalla dimostrazione dell'erroneità di uno dei fondamenti logici a base della conclusione stessa. Questo non potrà però impedire che, almeno in svariati campi della realtà che ci circonda, di verità, intendendo per verità il complesso di leggi regolatrici di un determinato fenomeno, ne esista una ed una sola (fermo restando che il sottoscritto non pretende in alcun modo di esserne il depositario, nè relativamente all'argomento in oggetto nè relativamente a qualsiasi altro). La mia risposta alla domanda, e qui mi affretto a rispondere davvero prima che chiudiate questa pagina giurando su Gann di non riaprirla mai più..., : sì, esistono delle leggi alla base delle evoluzioni da vero acrobata del mercato. La mia risposta va però intesa come ipotesi di lavoro saldamente basata su una monumentale quantità di osservazioni empiriche collegate ad una vasta casistica di eventi su titoli ed indici diversi. Tutto questo lo esporrò volta per volta, a tempo debito. Quello che noi dobbiamo cercare : il perchè di determinati prezzi e di determinati "tempi". Quello che dobbiamo provare, a grandi linee: esistono delle leggi cicliche che regolano lo svolgimento di diversi fenomeni. Leggi dello stesso tipo possono regolare la vità umana anche dal punto di vista psichico? Il mercato riflette meglio di molti altri fenomeni la psicologia di chi ci investe e quindi, sia per il fatto che le masse coinvolte sono enormi sia per il fatto che i movimenti del mercato stesso sono accuratamente registrati, esso rappresenta il luogo ideale nel quale cercare l'eventuale esistenza di queste leggi. E cosa rappresenta, diciamo meglio cosa potrebbe rappresentare, il volume degli scambi nel contesto della suddetta concezione del mercato? Vi è certamente il rischio che si possano scambiare per frutto di leggi esistenti a priori, in senso kantiano, quelle che sono ricorrenze cicliche solo in base alla rilevazione che ne facciamo noi, ma tenteremo di evitarlo studiando i casi più significativi e nei quali si riscontrino più ripetizioni di determinati fenomeni. Chiaramente non possediamo tutti gli strumenti e le conoscenze per investigare su alcuni aspetti della realtà che ci circonda (almeno non io), ma fortunatamente a nessuno è richiesta l'onniscenza, e ci serviremo spesso di quanto riportato in molti testi scientifici, cercando di selezionarli in base alla loro autorevolezza e validità, e non necessariamente in base a quanto in essi riportato si coordini meglio con quanto da noi supposto. Il percorso sarà lungo, e alla fine ne sarà valsa le pena non solo se saremo giunti a qualche conclusione, ma sopratutto nella misura in cui qualcuno di noi avrà visto crescere la propria conoscenza.
Teoria di Gann Importanza dei volumi nella Teoria di Gann:
Esempio pratico Il volume può essere considerato come una forma di energia, in una visione del grafico diversa da quella canonica? E fra i giorni in cui vi sono esplosioni nei volumi (o in minore misura anche volumi insolitamente bassi) vi sono delle particolari relazioni?È solo un'ipotesi di lavoro. Quindi assolutamente da verificare. Potremmo però iniziare a studiare le correlazioni di prezzo e tempo esistenti fra questi giorni e verificare se esse sono ripetitive o meno. Se riscontreremo la presenza di ripetitività tenteremo di stabilire delle regole che meglio la descrivano. Caso di studio Intanto, in seguito a delle richieste che ho avuto in pvt e via mail da "novizi" della tecnica della Teoria di Gann, proporrò qualche studio che faccia riflettere sull'effettività di determinate ricorrenze e quindi sulla necessità di un approccio (anche, ma non solo) ciclico nell'analisi del mercato. Lo studio, inizialmente personale su BFI e mette in risalto: 1) come un bottom (relativo) sia stato fatto a 360 giorni da quello del 12 marzo 2003 (questo giorno era stato previsto prima del bottom proprio in virtù di quanto esposto nei punti seguenti); 2) come reazioni rispetto all'andamento del titolo, abbiano avuto luogo intorno a 36, 72, 108, 144, 216, 252, 288 e appunto 360 giorni dal 12 marzo 2003; 3) come a partire dal 21 settembre 2001 si siano avute rezioni intorno a 18, 72, 108, 144, 216, 252, 288 giorni; 4) come (particolarità da NON sottovalutare) il movimento dal 21-09-01 al 12-03-03 sia durato 369 giorni e al 184esimo giorno (18 giugno 2002) il prezzo si trovasse giusto in prossimità della metà dell'escursione totale fra il 09-01-02 il bottom del 12-03-03 (3.505, prezzo battuto); 5) la stessa particolarità la ritroviamo nel periodo che va 21-09-01 al 09-01-02 (top 2002), movimento durato 73 giorni e in cui al 36esimo giorno il prezzo batteva 7.16 (metà dell'escursione), con minimo a 7.13 e grande escursione giornaliera. ringraziamenti particolari per la teoria di gann( Teoria di Gann a cura di Umberto Ceratti)
Teoria di Gann
Faccio una precisazione sulle fan della Teoria Gann. Le fan della Teoria di Gann non sono delle trend line. Esse sono piuttosto delle "linee di forza" lungo le quali si svolge il movimento del prezzo nel tempo. Secondo la Teoria Gann ogni indice, azione o merce di scambio, ha un suo particolare comportamento nella dinamica prezzo/tempo. Questo comportamento può essere quantificato con la determinazione dell'esatta inclinazione della fan 1x1, o linea della vita . L'individuazione di questo angolo (unitamente ad altri strumenti e tecniche proposte da Gann) consente di comprendere a fondo l'andamento passato di un grafico e di predirne, con ragionevole approssimazione, l'andamendo futuro. L'esatta determinazione della fan 1x1 secondo la teoria è, quindi, il vero problema per chi vuole affrontare lo studio dei mercati finanziari con queste tecniche. La 1x1 di della teoria è una retta che, negli studi originari di Gann, era inclinata di 45° e aumentava al ritmo di 1c o di 1$ al giorno, alla settimana, al mese. Nei suoi grafici Gann registrava i semi di soia con una scala pari ad 1c per ogni linea di una griglia (linea-griglia). Nel suo corso relativo alle commodities egli scrisse che l’angolo 1x1 aumentava ad un ritmo di 1c al giorno. Nello stesso corso faceva riferimento a questo angolo come angolo da 45°. Il problema subentra quando si cerca di replicare il lavoro di Gann e della sua teoria per la registrazione di merci o titoli o indici le cui contrattazioni abbiano raggiunto valori molto elevati (ad esempio : DowJones, Nasdaq Composite, Dax, Mib30, etc.). Per fare in modo che questi mercati rientrino in una tabella o in un grafico accettabile si modificano le griglie indroducendo dei coefficienti angolari diversi da 1. L’angolo 1x1 non misurerà più 45° in una riproduzione in scala, ma verrà comunque chiamato angolo 1x1. L’angolo impostato su $1 o su 1c al giorno (e cioè 1x1 pari a 45°, coeff. angolare pari a 1) risulta utile quando si ha a che fare con i cereali, con la maggior parte dei titoli (con prezzo inferiore a 100) e con i metalli preziosi. Nel caso dei cereali, in particolare, Gann registrava i dollari ed i centesimi come un numero intero. Il prezzo di 2.50 per unità veniva registrato come 250 e l’angolo 1x1 veniva impostato sul valore di 1 al giorno, non di .01. Per il mercato americano dei T-Bond (obbligazioni) secondo al teoria si fa un ragionamento a parte. La maggior parte degli analisti ritiene che 4/32 al giorno oppure .125 siano i valori perfetti, ritenendo che anche un punto pieno 1.00 sia troppo elevato per poter essere utile. E' importante sottolineare che Gann utilizzava una base particolare per il suo sistema numerico, e cioè la struttura circolare di 360. Quando il valore dell'angolo 1x1 e corretto si dovrebbe notare un buon rapporto tra il 2x1 sopra l’1x1 e tra l’1x2 sotto all’1x1. Se un mercato esplode il movimento che parte dall’1x1 dovrebbe incontrare resistenza al 2x1 superiore (cosa avvenuta nel marzo 2000 sul Nasdaq Composite, cfr. grafico allegato) Se crolla al di sotto dell’1x1 dovrebbe trovare appoggio, almeno per un breve periodo, all’1x2 sotto l’1x1, e successivamente sulla 1x3 e 1x4. Esistono varie tecniche per tracciare l'angolo 1x1secondo la teoria. Alcuni preferiscono relazionare l’angolo 1x1 ai reali movimenti dei mercati (si parla in questo caso di Angolo 1x1 Live ), collegando, ad esempio, un valore minimo particolarmente basso ad un valore massimo particolarmente elevato e considerando l’angolo 1x1 come l'angolo naturale del grafico. Questa tecnica ha una sua valenza accertata, ma io preferisco non adottarla perchè richiede la presenza di due pivot , uno di massimo ed uno di minimo (come le fibonacci fan ad esempio), e quindi viene individuata quando il movimento del mercato già é avvenuto. Cioè per me questa tecnica mortifica le capacità predittive della teoria di Gann. Io, sul Nasdaq Composite, ho adottato una tecnica molto semplice. Ho preso un pivot (che sicuramente non casuale) ed ho assegnato all'angolo 1x1 un valore particolare (molto particolare). L'ho fatto indipendentemente da quello che succedeva immediatamente dopo il pivot, cioè ignorando totalmente il comportamento dell'indice nei giorni, mesi, anni, decenni successivi. Ed ho tracciato le fan secondo al teoria.
Teoria di Gann
Teoria di Gann
Gann ha lasciato due tipologie di indicatori di trend secondo la sua teoria. Uno, basato sul prezzo-tempo quindi..il grafico a 3 giorni (da alcuni software chiamato Main Trend o zig-zag a tre giorni) ed uno basato sulle variazioni di prezzo che, lo Swing Chart .
Main Trend
Il Main Trend , o grafico a 3 giorni, prevede una linea orientata verso l'alto o verso il basso a seconda che il prezzo faccia un massimo superiore o un minimo inferiore per almeno 3 giorni nella stessa direzione. Quindi devono essere tre nuovi massimi o tre nuovi minimi. Le giornate con massimo e minimo interamente contenuti nel range della seduta precedente (Gann le chiamava inside bar) vengono trascurate. Invece le outside bar (giornate con massimo e minimo entrambi esterni al range della seduta precedente) sono molto importanti, e Gann poneva la massima attenzione alla direzione di uscita, fornita dal valore di chiusura. Il grafico a 3 giorni di Gann o grafico MainTrend (o zig-zag a 3 giorni) è quindi un grafico che, partendo ad esempio da un pivot di minimo, traccia una linea al rialzo invertendo il trend solo dopo TRE massimi in successione rialzista (non necessariamente consecutivi) e si aggiorna al rialzo ad ogni massimo superiore; viceversa dopo un pivot di massimo inverte al ribasso dopo TRE minimi in successione ribassista (non necessariamente consecuitivi) aggiornandosi al ribasso ad ogni minimo inferiore. Nelle sedute in cui non si aggiorna il MT resta in stand by, ancorato all'ultima barra sulla quale sia aggiornato: per questo motivo esso non è MAI orizzontale .
Swing Chart
Lo Swing chart invece viene legato solamente alle variazioni di prezzo, e viene disegnato verso l'alto o verso il basso a seconda che il prezzo superi il precedente swing di un certo numero di punti. Si può utilizzare 9 7 o 5 punti, o 1 punto o frazioni di punto, a seconda del mercato analizzato.
Descrizione di W.D. Gann
La descrizione del grafico a 3 giorni scritta da W.D. GANN e questa : Regola per Compilare un Grafico a 3 Giorni Teoria di Gann A questo punto, se l’Indice registrasse reazioni al ribasso per 2 giorni, non dovresti riportarle sul grafico, ma dovresti aspettare che l’Indice superi il Primo Massimo e continuare a spostare la linea in base al massimo di ogni giorno, finché non ci saranno tre giorni di Minimi inferiori. A questo punto dovrai spostare la linea sul minimo del terzo giorno e proseguire in questo modo finché i prezzi non smettono di scendere. Quando il mercato va al rialzo e registra per 3 giorni consecutivi una serie di Minimi e Massimi crescenti rispetto a un minimo, il Grafico continua a salire fino a raggiungere il massimo del terzo giorno. Se nel frattempo dovessero verificarsi rialzi a 2 giorni, dovresti sempre ignorarli, se non quando il mercato si avvicina ai prezzi massimi e minimi estremi, nel qual caso dovresti registrarli, soprattutto se le fluttuazioni fossero molto ampie. Quando un mercato reduce da un lungo periodo positivo registra un Doppio o Triplo Massimo e supera al ribasso l’ultimo minimo sul Grafico a 3 Giorni, significa che almeno le tendenze minori sono diventate negative. Quando un mercato con tendenza al ribasso supera al rialzo l’ultimo Massimo sul Grafico a 3 giorni, significa che la tendenza é diventata positiva, almeno per il momento. Un’abitudine molto utile è quella di applicare tutte le regole insieme alle indicazioni del grafico a 3 Giorni. Naturalmente si parla di grafico a 3 giorni perchè stiamo trattando un grafico con frame daily. Ma è possibile costruire un grafico del genere (ecco perchè io preferisco utilizzare la dizione Main trend) anche su grafici orari o weekly o addirittura mensili. Quindi MT settato a 3 vuol dire :3 minuti, 3 ore, 3 giorni 3 settimane 3 mesi 3 anni etc., a seconda del frame visualizzato. Più in generale io considero il mercato come un'entità a tre dimensioni, che in ordine di importanza sono: I Volumi di scambio , il Fattore Tempo ed il Prezzo . Il prezzo , pur essendo il parametro sul quale si concentra la maggior parte di investitori e traders, è quello meno importante. Il tempo non va inteso come il senso comune ci porta a fare, e cioè come una funzione unidirezionale, ma va inteso come ricorrenze cicliche. I volumi di scambio rappresentano l'ordine di grandezza delle forze in campo, e sono il parametro più importante. Vediamo ora come considero il calcolo dei volumi sul grafico a tre giorni . I volumi devono essere considerati con il loro segno. Il segno dei volumi sul grafico daily dato dal segno della differenza tra prezzo di chiusura e prezzo di apertura. Il segno dei volumi sul grafico a tre giorni è un'altra cosa. Innanzitutto si deve stabilire il segno del trend. Assegno il segno negativo al trend down e il segno positivo al trend up. Allora, durante il periodo up del grafico a tre giorni, tutte le sedute che hanno segno positivo nei volumi sul daily vengono considerate sedute a contributo positivo nel main trend, ed i volumi corrispondenti vengono sommati, mentre le sedute che hanno segno negativo nel grafico daily vengono considerate sedute a contributo negativo, ed i volumi corrispondenti vengono sottratti. Alla fine del trend up la somma algebrica dei volumi così ottenuta, opportunamente normalizzata ad un valore di soglia (che naturalmente cambia a seconda del mercato o titolo che considero -per il Nasdaq uso la soglia dei 2B in modo da ottenere dei numeri non eccessivamente grandi-), viene moltiplicata per la differenza max - min del grafico a tre giorni e per il numero delle sedute che hanno interessato il trend up (area del rettangolo rialzizta). Ottengo così quella che ho chiamato energia del trend rialzista . Invece durante il periodo down del grafico a tre giorni, tutte le sedute che hanno segno positivo nei volumi sul daily vengono considerate sedute a contributo negativo nel main trend, ed i volumi corrispondenti vengono sottratti, mentre le sedute che hanno segno negativo nel grafico daily vengono considerate sedute a contributo positivo, ed i volumi corrispondenti vengono sommati. Alla fine del trend down la somma algebrica dei volumi così ottenuta , sempre opportunamente normalizzata allo stesso valore di soglia, viene moltiplicata per la differenza max - min del grafico a tre giorni e per il numero delle sedute che hanno interessato il trend down (area del rettangolo ribassista). Ottengo così quella che ho chiamato energia del trend ribassista . Alcuni esempi Allego due grafici con Main Trend giornaliero e settimanale relativi al Nasdaq Composite:
Teoria di Gann
Teoria di Gann ringraziamenti particolari per l'approccio alla teoria di gann ( Teoria di Gann a cura di Celeron)